A proposito del cosiddetto ‘Bes’ di Agrigento

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Anna Chiara Fariselli
Giuseppe Lepore
Donatella Mangione

Abstract

Il Museo Archeologico “Pietro Griffo” di Agrigento custodisce una statuetta in terracotta raffigurante una figura nana, nuda, accovacciata e sorridente, con una coppa in testa. Comunemente noto come il “Bes” di Agrigento, è già stato oggetto di studio da parte di Sabatino Moscati ed è solitamente considerato un manufatto di ambientazione punica. Si tratta di uno dei tanti esempi di ibridismo culturale che caratterizza la storia di Akragas dopo la conquista cartaginese delle principali città della Sicilia centrale nel 409 a.C. Il riesame di questo manufatto, sia dal punto di vista siceliota che punico, offre una riflessione multidisciplinare sui valori e sulla destinazione rituale di un'immagine che attraversa due culture. Lo studio offre anche l'opportunità di una nuova contestualizzazione dal punto di vista archeologico.


I contributi pubblicati in questo volume sono stati presentati al Convegno Internazionale “What Can Terracottas Tell Us: Coroplastic Polysemy in the Ancient Mediterranean” (Cagliari - Cittadella dei Musei, 10-12 novembre 2022) organizzato sotto la direzione scientifica di Romina Carboni, Claudia Cenci e Nicola Chiarenza.

Dettagli dell'articolo

Come citare
Fariselli, A. C., Lepore, G., & Mangione, D. (2024). A proposito del cosiddetto ‘Bes’ di Agrigento. O T I V M, 17(17). https://doi.org/10.5281/zenodo.14943310
Sezione
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