https://www.otium.unipg.it/otium/issue/feedO T I V M2025-11-17T11:30:53+01:00Redazioneotiumrivista.redazione@gmail.comOpen Journal Systems<p><em>Otium</em> <small>(E-ISSN 2532-0335) </small>è una Rivista di classe A <em>peer-review </em>dedicata alla riflessione sui meccanismi di funzionamento della cultura del mondo antico. Il modo di pensare, di immaginare, di sentire, di sviluppare una produzione simbolica sono ciò che vorremmo fosse al centro degli studi ospitati nella rivista.</p> <p>Non vi è dunque un settore particolare della produzione artistica, materiale e letteraria dell’antichità a cui <em>Otium</em> sia specificamente dedicata, così come non v’è un’attenzione privilegiata per qualcuno dei possibili approcci dell’archeologia contemporanea, quanto piuttosto l’intenzione e lo sforzo della ricerca di nessi e connessioni, della possibilità di costruire una visione complessa dell’antichità che faccia della relazione tra aspetti diversi il suo punto focale.</p> <p> </p>https://www.otium.unipg.it/otium/article/view/158Similitudo ex argilla. Invenzione della coroplastica e dimensione magica in un racconto di Plinio2025-11-17T10:49:17+01:00Marco Giumanmgiuman@unica.it<p>The document examines Pliny’s <em>aition</em> on the invention of coroplastic art in the story of Butades of Sicyon and his daughter (<em>Naturalis Historia</em> XXXV, 151), proposing an interpretation that analyses the overlap between technical dimension and magical-symbolic meaning. Located at the conclusion of Pliny’s discussion of painting, this passage establishes a functional link between the practice of <em>circumductio umbrae</em> and the origins of the figurative arts, framing the tracing of shadows as the archetype of both painting and clay modelling. The study focuses on the gesture of the daughter, whose act of love – motivated by the departure of her lover – takes the form of a magical ritual in which a <em>simulacrum</em> transforms absence into permanence.</p>2025-11-17T00:00:00+01:00Copyright (c) 2025 O T I V Mhttps://www.otium.unipg.it/otium/article/view/157‘Personaggi secondari’ nella pittura mitologica di area vesuviana: una lettura iconografica.2025-11-17T10:35:31+01:00Benedetta Sciaramentibenedetta.sciaramenti@unipg.it<p>Questo articolo si propone di indagare la presenza e il significato dei numerosi personaggi secondari che compaiono nelle pitture dell'area vesuviana. Presenta una breve sequenza di occorrenze e una prima lettura iconografica di questa categoria di soggetti, che sembra essere in grado di stabilire un collegamento con l'esterno dell'immagine, sia in termini di rapporto con lo spettatore sia come evocazione di realtà al di fuori della pittura.</p>2025-11-17T00:00:00+01:00Copyright (c) 2025 O T I V M